martedì 15 aprile 2014

Primo test sui graniti; Sviluppo ed osservazione

Oggi con la collega Ceruti, abbiamo proseguito il test sulle piastrine esposte precedentemente ai vari minerali.



Per prima cosa abbiamo preparato 500 ml di soluzione 6N di NaOH, pesando 120 g di NaOH






La dissoluzione è stata condotta con lentezza in quanto molto esotermica e sempre con gli occhiali e il camice






E' stata avviata la "friggitrice" per portare l'acqua a 85°C.

Le piastrine sono state prelevate ed è stata asportata la seconda pellicola. Il cestello è stato preparato con le piastrine ed introdotto, anche con una certa difficoltà, nel beker da 1000ml.





La piastrina B033, nella fotografia sottostante, è stata coperta solo parzialmente dal minerale G4 e di questo andrà tenuto conto più avanti nell'analisi dei risultati



La soluzione di NaOH, calda, è stata versata delicatamente fino a coprire la faccia superiore del cestello; questa operazione va condotta tenendo la faccia superiore del cestello lievemente premuta, per evitare che le piastrine si spostino.

Il beker, coperto con un vetro d'orologio, è stato posto delicatamente nella "friggitrice" a bagnomaria per 5 ore e la temperatura è rimasta costante a 85°C.





Le seguenti immagini riportano il set della regolazione di temperatura







Durante lo sviluppo è stato necessario rabboccare l'acqua del bagnomaria un paio di volte per mantenerla a livello del bagno di sviluppo ed anche il bagno di sviluppo è stato rabboccato con alcuni ml di acqua distillata, per mantenere coperto il bordo superiore del cestello; quest'ultima operazione è stata condotta facendo percolare l'acqua sulle pareti del beker per non spostare le piastrine nel cestello.

Terminato lo sviluppo le piastrine sono state recuperate, lavate ed esaminate al microscopio collegato al PC del lab. di Fisica,


ricavando, con l'aiuto del Prof. Ferrario nell'installazione SW, le prime immagini:

Piastrina B016 (ardesia, roccia con poca emissione alfa):



Piastrina B010 (granito, roccia con maggiore emissione alfa):



Resta da procedere ad un più corretto conteggio statistico delle tracce sulle varie piastrine.

mercoledì 9 aprile 2014

Test apparecchio termostatico

Le lastrine esposte per il tempo dovuto, devono essere sviluppate in un bagno termostatico a 80°C.

Lo scopo era di testare l'apparecchiature, che è stata installata come da foto e con sola acqua:







Tenendo conto delle indicazioni sul regolatore di potenza elettrica:




La temperatura è stata mantenuta con queste impostazioni:






Dopo circa 1h e 30 min, la temperatura era a 83 *C

giovedì 3 aprile 2014

Alcuni link che potrebbero essere utili ad orientarci in queste tematiche:


http://forum.corriere.it/loggi_e_il_domani_della_ricerca/27-08-2008/granito_cancerogeno-1101535.html

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_160_allegato.pdf

http://www.radonlab.eu/it/radon.htm

http://www.ips.it/scuola/concorso_99/radon/rocce.html

it.wikipedia.org/wiki/Radon


http://www.anpeq.it/anpeq/download/libretto_radon.pdf

Primo test sui graniti, preparazione e posizionamento

3 Aprile - Test sui Graniti

Per prendere confidenza con procedure e materiali, con Grazia Ceruti, abbiamo iniziato un test che dovrebbe portare ad un risultato valutabile al microscopio entro una settimana; senza coinvolgere gli studenti, con i quali sarà rifatto.




Nell'immagine i 5 campioni di rocce/minerali usati. i numeri 1 e 2 sono sicuramente graniti, il numero 3 appare con una pezzatura lievemente stirata, il numero 4 è gneiss e il numero 5 è ardesia.

Ogni minerale è stato accoppiato ad una lastrina sensibile ai raggi alfa, secondo lo schema:

G1 con lastrina B010
G2 con lastrina B013
G3 con lastrina B031
G4 con lastrina B033
G5 con lastrina B016

Ogni piastrina è identificata da un codice che permetterà di riconoscerla nelle fasi successive



e, prima di essere posizionata, le è stata asportata la pellicola superficiale.

Le lastrine sono state posizionate sotto la faccia lucidata del minerale per favorire il contatto e il tutto è stato posizionato in una zona riparata del Lab. di Biologia



Il lavoro proseguirà con lo sviluppo delle lastrine, la prossima settimana.